venerdì 24 giugno 2016

FORMAZIONE TICONZERO 2016/17 riconosciuta MIUR


A fine luglio indicazioni più dettagliate per quanto riguarda date, luoghi e costi. Nel post successivo invece, sono già consultabili le schede complete dei nuovi corsi.
*Per iscriversi è necessario attendere l'uscita del calendario di fine luglio.

CORSI di FORMAZIONE TICONZERO 2016/2017 riconosciuti MIUR


Il costo sostenuto per l'iscrizione potrà essere conteggiato nei € 500,00 ricevuti in busta paga per formazione e aggiornamento da parte degli insegnanti di ruolo. A tal fine verrà rilasciata fattura.


ARTE PER CRESCERE

le arti visuali come risorsa educativa

 


 

Destinatari: insegnanti infanzia, primaria e secondaria, educatori, coordinatori, atelieristi 

Durata: 3 incontri da 3 ore ciascuno, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Formatore: Dott.ssa Siria Bertorelli – coordinatrice Ticonzero

Contenuti

Fare un laboratorio d’arte non significa essere artisti o far diventare artista qualcuno, né tantomeno rinchiudersi nella specificità di una disciplina.

L’arte è sempre stata soprattutto un linguaggio veicolare, utilizzato per raccontare e riflettere sull’uomo, sulla natura, la storia, la religione, la scienza…fare arte significa quindi fare esperienza di nuovi linguaggi, pensare, incontrare difficoltà impreviste e trovare soluzioni nuove, praticando e migliorando il nostro pensiero laterale, facendo crescere la fiducia nelle proprie possibilità.

 

Obiettivi

- ampliare la propria conoscenza sui linguaggi dell’arte del ‘900;

- indagare e sperimentare nuove modalità di rappresentazione;

- ampliare la capacità di osservazione e indagine critica;

- potenziare la consapevolezza del sé;

- sperimentazione tecniche espressive nuove e/o inconsuete.

 

Metodologia

Ogni incontro prevede proiezioni tematiche sui movimenti dell’arte del ‘900, su esperienze laboratoriali esemplificative, approfondimenti didattici e sperimentazioni laboratoriali.

 

 

 “C’ERA UNA VOLTA…”

 Le fiabe classiche nelle tappe evolutive del bambino

 


 

Destinatari: educatori d’asilo nido, insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, genitori, tutti coloro che si occupano nello specifico della cura dei bambini dagli 0 ai 6 anni. 

Durata: 3 incontri da 3 ore ciascuno, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Formatori:

Dott.ssa Simona Tonini – Pedagogista e counsellor professionale (Iscrizione n.A1864)

Dott.ssa Siria Bertorelli – coordinatrice Ticonzero

Contenuti

A cosa servono le fiabe: i grandi temi comuni (il bene ed il male, il principio di piacere e quello di realtà, i valori, la morale, i personaggi, le prove da superare, il conflitto edipico, il pensiero magico, il lieto fine);

La fiaba e lo sviluppo psicologico del bambino;

La fiaba a scuola e la programmazione pedagogica; la scelta delle fiabe a seconda dell’età, le qualità del narratore, il fascino della voce, l’ora della fiaba; il ruolo osservativo dell’insegnante e un piccolo test “rilevatore” dell’esperienza svolta coi bambini;

Panoramica sull’editoria contemporanea: gli albi illustrati, le grandi raccolte, proposte editoriali classiche e nuovi prodotti.

La fiaba nei disegni dei bambini: una proposta di progetto.

Una fiaba dei fratelli Grimm a confronto con una fiaba orientale; differenze e similitudini sociali, culturali e valoriali.

 

Obiettivi

  • ampliare la propria conoscenza sui linguaggio della fiaba classica;
  • avere una panoramica sull’editoria contemporanea del settore;
  • guidare il bambino nella conoscenza del proprio mondo emotivo;
  • apprendere nuovi schemi di comportamento al fine di far fronte in maniera efficace ai piccoli disagi e conflitti quotidiani;
  • potenziare la consapevolezza e la fiducia in sé stessi.

 

Metodologia

Prima parte teorica, proiezioni con ausilio di slides e di riferimenti bibliografici specifici.

Seconda parte esperienziale e laboratoriale, per la pratica reale degli apprendimenti.



TEATRO SOCIALE

Non guardarmi, non ti sento

 


 

Destinatari: Insegnanti scuola Primaria, Educatori per minori 
Durata: 3 incontri da 3 ore ciascuno, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30

Formatore: Massimiliano Bozzoni, formatore di Teatro Sociale

 

Obiettivi

Sviluppo del concetto di attenzione, ascolto e relazione attraverso la pratica di teatro sociale.

Il percorso intende offrire una serie di nozioni di carattere teatrale sociale, legate a problematiche sempre più diffuse tra gruppi di bambini: la difficoltà di relazionarsi e di esprimere adeguatamente un pensiero emotivo, a causa dei tempi e dei modi di comunicare artificiali e ristretti nel tempo, che la società impone.

Strutturare una relazione adeguata con chi è diversamente abile nella fase di comunicazione e relazione; il corpo diventa il linguaggio cardine per stimolare un linguaggio più ricercato e corretto, di carattere verbale.

 

Contenuti

Tre incontri che avranno i seguenti temi:

L’ascolto corporeo come elemento di comunicazione

Il controllo del corpo come elemento di percezione

Il linguaggio del corpo come elemento di relazione

 

Metodologia

Esercizi di teatralità corporea

Scrittura

Relazione e rappresentazione attraverso la musica e gli oggetti

Verbalizzazione dell’agire 

 

 

IL CORPO IN MOVIMENTO

La motricità come fondamentale sorgente di conoscenza nello sviluppo del bambino

 


 

Destinatari: Educatori d’asilo nido, insegnanti della scuola dell’infanzia, genitori, tutti coloro che si occupano nello specifico della cura dei bambini dagli 0 ai 6 anni

 

Durata: 2 incontri da 3 ore ciascuno, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30

Formatore: Dott.ssa Cecilia Doneda insegnante della scuola dell’infanzia e psicomotricista funzionale

La fascia d’età che va dagli 0 ai 6 anni è un periodo fondamentale per lo sviluppo psico-fisico del bambino. Attraverso un uso sempre più coordinato e discriminato del corpo, il bambino estende le proprie conoscenze ed acquisisce una dominanza degli elementi che costituiscono il mondo degli oggetti, sottolineando che è intorno al corpo ed in riferimento ad esso che si stabiliscono le prime nozioni spaziali. Il movimento diventa uno strumento essenziale per promuovere la crescita del bambino, in relazione a se stesso ed agli altri. Questo percorso, articolato in due incontri, fa riferimento alla Psicomotricità Funzionale in quanto SCIENZA sostanziata da basi neurofisiologiche e fondata sul principio dell’educazione globale dell’uomo. Avvalendosi di un metodo pedagogico, si avvicina molto al mondo esperienziale dell’asilo nido e della scuola dell’Infanzia.

Il punto cardine della Psicomotricità Funzionale è l’ESPERIENZA, intesa come tutte le diverse attività agite per mezzo del MOVIMENTO, correlate all’AMBIENTE (inteso come relazione con…) ed all’evoluzione PSICO-AFFETTIVA.

 

Obiettivi

- Conoscere la Psicomotricità Funzionale nelle sue principali linee teoriche;

- Individuare le finalità, i destinatari e le modalità operative della Psicomotricità Funzionale;

- Focalizzare i principali concetti della Scienza;

- Approfondire gli stadi di sviluppo della prima infanzia;

- Vivere direttamente delle esperienze psicomotorie funzionali;

- Osservare le diverse implicazioni che le esperienza globali possono apportare allo sviluppo del bambino;

- Riflettere circa le implicazioni del “nostro fare attraverso il corpo ed il movimento” sul processo di crescita degli stessi.

 

Metodologia

Oltre ad una parte teorica in merito alla Psicomotricità Funzionale avremo modo di riflettere personalmente ed in gruppo, in qualità di care-giver, circa le priorità che perseguiamo nella nostra professione di educatori e quale valore attribuiamo alle varie esperienze ed occasioni di crescita che offriamo.

Durante gli incontri verrà chiesto di “fare esperienza”, per meglio comprendere l’essenza della Psicomotricità Funzionale (si consiglia un abbigliamento comodo).



LA SCUOLA E L’ALUNNO CON AUTISMO

Ruoli e buone pratiche di inclusione

 


 

Destinatari: Insegnanti scuola primaria e secondaria, educatori, assistenti ad personam 

Durata: 1 incontri da 3 ore, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Formatore: Dott.ssa Silvia Bonomini - psicologa ed educatrice

Tra tutte le figure professionali che lavorano all’ interno della scuola (insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno, educatori) e tra i genitori di bambini con autismo, si manifesta tutti gli anni una forte apprensione associata a speranza e grandi attese relativamente alla qualità delle prospettive educative e della vita di relazione che i bambini e i ragazzi con autismo sperimenteranno all’interno di un contesto altamente specifico come è la scuola.
La scuola, seconda soltanto alla famiglia come luogo educativo e di permanenza, è certamente un momento fondamentale per il ragazzo, la famiglia e la società. Si deve pertanto avvalere di buone pratiche didattiche, educative e assistenziali per poter fronteggiare questo complesso problema, che richiede sempre più formazione specifica, materiali e strumenti ad hoc.

 

Obiettivi

  • conoscere i riferimenti teorici e normativi;
  • capire quali sono i ruoli, cosa deve fare ognuno e come deve collaborare un team all’ interno della scuola (insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno, educatori, specialisti, famiglia)
  • apprendere quali sono gli strumenti che si possono utilizzare e come strutturare         l’ ambiente scolastico;
  • ampliare la conoscenza rispetto alle strategie educative da utilizzare a scuola;
     
    Metodologia
    L’ incontro prevede la proiezione di slides per gli aspetti più teorici e normativi, la condivisione di strumenti e tecniche specifiche ed un momento di discussione. 

 

ESPLORAZIONI GRAFICHE




l’evoluzione del disegno nelle tappe evolutive del bambino

 

Destinatari: educatori d’asilo nido, insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, genitori, tutti coloro che si occupano nello specifico della cura dei bambini dagli 0 ai 6 anni. 

Durata: 2 incontri da 3 ore ciascuno, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Formatori: dott.ssa Nicole Sarti – psicologa e coordinatrice di asilo nido

      dott.ssa Siria Bertorelli – coordinatrice Ticonzero

 

Il disegno, come il gioco, rappresenta per il bambino una modalità espressiva di grande importanza e spontaneità attraverso cui comunica la sua percezione del mondo. Il bambino piccolo mentre disegna non copia fedelmente la realtà, ma ne rappresenta gli aspetti che per lui hanno più importanza.

Negli ultimi anni la ricerca sul disegno infantile si è rivolta verso un punto di vista concettuale, che considera il disegno come un prodotto derivante da più fattori come la richiesta, l'esecuzione, le intenzioni comunicative e il tempo.

L'osservazione del disegno infantile diventa uno strumento utile per le figure educative per la comprensione dello stato emotivo del bambino e del raggiungimento delle tappe evolutive, prendendo in considerazione il contesto in cui si trova il soggetto e quali sono i fattori che possono influenzare l'attività grafica.

L'attività grafica è una modalità di espressione dello stato emotivo, e tra i vari aspetti che si possono osservare nel disegno infantile alcuni rivestono un ruolo rilevante: il colore e il suo significato nell'espressione delle emozioni, il contenuto del disegno e il significato nel disegno libero, il disegno come espressione di uno stato emotivo: l'autoritratto e il disegno dell'albero, la rappresentazione delle relazioni, il disegno della famiglia e della casa.     

 

Obiettivi

- conoscere l’evoluzione del disegno del bambino nelle sue principali tappe evolutive;

- approfondire gli stadi di sviluppo della prima infanzia;

- applicare una metodologia di osservazione del bambino durante l'attività creativa;

- elaborare strumenti per sostenere lo sviluppo creativo del bambino;

- sperimentare la valenza espressiva nella pratica artistica.

 

Metodologia

Prima parte teorica, proiezioni con ausilio di slides e di riferimenti bibliografici specifici. Seconda parte laboratoriale con focus sulla letteratura per l’infanzia riguardante il tema del disegno del bambino.



I LIBRI DA ZERO A TRE ANNI

Le immagini e la narrazione

 


 

Destinatari: educatori d’asilo nido, bibliotecari, animatori 0-3, genitori 

Durata: 1 incontri da 3 ore, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30
Formatore: Dott.ssa Siria Bertorelli – coordinatrice Ticonzero

Il libro per la primissima infanzia ha sempre un doppio destinatario: uno è l’adulto che lo sceglie, l’altro è il bambino stesso. Tra i numerosissimi titoli che trovano l’indicazione 0-3 anni ci sono libri con i buchi, in carta, in cartone pesante, in plastica, in legno, in materiali morbidi ecc…

Verso questi oggetti con le figure i bambini sviluppano anche un’affezione particolare, e anche la fruibilità dell’oggetto libro andrebbe progettata: oggi in molti nidi sono presenti gli angoli lettura.

E’ molto importante che i bambini siano messi a contatto con una pluralità di immagini e stili, stimolando in questo modo la formazione di un pensiero critico, oltre che un primo approccio all’educazione visiva.

L’incontro propone una panoramica delle principali tipologie di libri e delle case editrici dedicate sulla base di una scelta di qualità, nell’idea che anche i più piccoli abbiano il diritto di un’educazione al bello. 

Obiettivi

- ampliare la propria conoscenza sulla letteratura per l’infanzia 0-3 anni;

- sperimentare modalità di animazione della lettura;

 

□ STRUTTURA dell’ INCONTRO

  • Gli albi con le figure
  • Perché sono necessari i libri?
  • Come utilizzare i libri, libri preziosi e libri per giocare
  • Come scegliere un libro per bambini così piccoli?
  • Panoramica dell’editoria contemporanea
  • Dove trovare i libri adatti alla fascia 0-3?

 

Metodologia

Prima parte teorica, con presentazione di un’ampia selezione di libri 0-3;

Seconda parte laboratoriale, leggere e animare un libro.

 


LA RELAZIONE CON LE FAMIGLIE

come gestire i colloqui con i genitori

 


 

Destinatari: insegnanti scuola dell'infanzia, insegnanti scuola primaria, educatrici asilo nido, assistenti ad personam, operatori dei servizi per l'infanzia.

 

Durata: 1 incontro da 3 ore, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30

Formatori: dott.ssa Nicole Sarti – psicologa e coordinatrice di asilo nido

     

Nei servizi rivolti all'infanzia la famiglia è l'interlocutore principale e più importante a cui le insegnanti e le educatrici si rivolgono.

Alle educatrici spesso è richiesto di accogliere le preoccupazioni e le domande dei genitori per possibili problemi nello sviluppo o nel comportamento del bambino.

Durante l'anno scolastico i colloqui con i genitori richiedono un impegno comunicativo particolarmente difficile da gestire dalle educatrici, in quanto viene richiesto un confronto su tematiche delicate che riguardano il bambino.

La relazione con le famiglie nella scuola dell'infanzia e nell'asilo nido deve essere co-costruita attraverso la fiducia e la collaborazione per arrivare a una efficace alleanza educativa.

 

Obiettivi

- approfondire le tematiche principali da affrontare durante i colloqui con i genitori;

- conoscere le modalità comunicative più appropriate per garantire la continuità educativa fra casa e scuola;

- sperimentare modalità alternative e strategie di gestione delle situazioni difficili;

- condividere esperienze professionali e di problem solving.

 

Metodologia

Prima parte teorica, proiezioni con ausilio di slides e di riferimenti bibliografici specifici. Seconda parte di discussione e confronto.
 

 

LO STRESS LAVORO CORRELATO

il burn-out nelle professioni educative

 


 

Destinatari Insegnanti scuola dell'infanzia, insegnanti scuola primaria e secondaria, educatrici asilo nido, assistenti ad personam, operatori dei servizi per l'infanzia. 

Durata: 1 incontro da 3 ore, il sabato dalle ore 9:30 alle ore 12:30

Formatori: dott.ssa Nicole Sarti – psicologa e coordinatrice di asilo nido

     

La maggior parte degli studi internazionali ha confermato l'esistenza di categorie professionali che risultano più esposte al rischio di stress.

Tra queste professioni emerge in particolar modo quella dell’insegnante e delle figure educative che si occupano della prima infanzia.

La figura educativa si differenzia da altre potenzialmente meno soggette a fattori di stress per una caratteristica principale: si tratta di una helping profession, ovvero una professione che fonda la sua attività nel prendersi cura.

Prendersi cura e soprattutto educare nei servizi rivolti all'infanzia prevede un carico di responsabilità molto importante nei confronti del bambino e della famiglia.

Esiste una correlazione tra le condizioni stressogene a cui vengono sottoposte le figure educative e l’evolversi di una situazione di malessere lavorativo: vivere situazioni stressanti in modo continuativo può portare a una particolare condizione di disagio definito Burnout.

 

Obiettivi

- saper riconoscere una situazione lavorativa che genera stress;

- conoscere gli effetti dello stress sul benessere fisico e psicologico;

- aumentare la consapevolezza delle conseguenze dello stress sul proprio lavoro;

- sperimentare modalità alternative e strategie di gestione delle situazioni difficili;

- condividere esperienze professionali e di problem solving.

 

Metodologia

Prima parte teorica, proiezioni con ausilio di slides e di riferimenti bibliografici specifici. Seconda parte di discussione e confronto.