Che cos'è CENTRO TICONZERO CREMONA

Il centro Ticonzero nasce il 24 Novembre 2012 come Centro di riuso creativo dei materiali di scarto aziendale, recupera i materiali non più utilizzati dalle aziende per ripensarli in maniera creativa, sull'esempio del progetto Remida nato a Reggio Emilia ormai più di venti anni fa, e oggi diffuso in tutta Italia e all'estero.

La sede di via Maffi del Cascinetto, oggi Ticonzero Aps, ha consolidato la propria identità: il riuso del materiale di scarto aziendale è fondamentale nella realizzazione dei progetti attivati nelle scuole, nella formazione insegnanti e per la realizzazione delle scenografie degli spettacoli teatrali frutto dei laboratori attivati sul territorio sia con bambini, ragazzi e adulti che con la disabilità o in situazioni di fragilità sociale.  



Ticonzero ha l’obiettivo di intervenire sul bisogno di ripristinare alcuni valori fondamentali connessi ad un atteggiamento corretto e positivo verso l'ambiente. In particolare intende promuovere stili di vita sani rispetto ai comportamenti di consumo. L'attuale contesto sociale vede il progressivo impoverimento delle risorse destinate alle agenzie educative, che faticano ad intervenire su temi educativi e valoriali connessi a queste tematiche. Il taglio di queste risorse può portare ad una contrazione delle occasioni di espressione e creatività per la cittadinanza.

Nello specifico, il Centro Ticonzero si occupa prevalentemente di:

INTERVENTI ANIMATIVI e LABORATORI CON I MATERIALI - Ticonzero organizza e promuove progetti finalizzati alla promozione della lettura, con particolari approfondimenti sulla letteratura per l’infanzia e gli albi illustrati. Le letture animate e le spettacolazioni nascono con l’intento di trasmettere il desiderio e il piacere della lettura e della narrazione, stimolando nei bambini sia la fascinazione per il racconto orale che la familiarità con l’oggetto libro. L’obiettivo di questi interventi è promuovere l’idea delle storie come “contenitori” di emozioni, strumenti fondamentali di crescita personale e sociale. Le attività dei laboratori espressivi affiancati alla narrazione, propongono un ulteriore approfondimento espressivo del tema affrontato, sperimentato nella pratica dei materiali. Gli interventi vengono realizzati nelle biblioteche, nelle scuole di ogni ordine e grado, presso gli enti e le associazioni che lo richiedono.

CULTURA - Ticonzero collabora con enti pubblici e associazioni per la realizzazione di eventi e rassegne culturali, organizzazione e promozione di mostre supportando la didattica e la comunicazione dell’evento, curando dove necessario anche la progettazione grafica (Mostra internazionale degli illustratori di Tapirulan, Summer Poetry Festival di Cremona, ecc…)

FORMAZIONE 

Formazione insegnanti: proposta di un calendario annuale di incontri di formazione e aggiornamento, rivolti a insegnanti e personale educativo di nido, scuola dell‘infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, avvalendosi di professionalità specifiche per ogni campo di intervento affrontato, dalla psicologia alla pedagogia, dalla disabilità alle nuove figure educativo/espressive come quelle che operano nel campo della didattica dell’arte o del teatro sociale. 

Formazione e partecipazione giovanile: workshop, seminari, learning week, corsi interdisciplinari strutturati con la collaborazione di specifiche realtà territoriali, scuole, enti e istituzioni, con il comune obiettivo di utilizzare le arti come processi conoscitivi ed educativi, per guardare il mondo da nuovi punti di vista.

TEATRO SOCIALE

Fra i diversi linguaggi, importanza fondamentale e antropologica è quella che riguarda il corpo. Un corretto rapporto con la propria dimensione fisica è obiettivo primario per un completo e fruttuoso rapporto con la realtà. Il teatro sociale utilizza la pratica espressiva per lavorare con la disabilità, la malattia mentale, i detenuti, la demenza senile, ma anche con i bambini, i ragazzi, gli insegnanti: si rivolge il più delle volte a chi non vuole necessariamente fare il mestiere dell’attore, ma a tutti coloro che desiderano sperimentare questo linguaggio come nuova (o alternativa) forma di relazione e comunicazione con l’altro. Il teatro sociale ha tra i suoi principali obiettivi il benessere e la cura delle persone, dei gruppi e delle comunità. 

Uno spazio attivo sul territorio: i laboratori di teatro di Ticonzero

Il teatro è uno strumento di crescita straordinario per acquisire maggiore sicurezza e migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri. E’ un percorso in cui i partecipanti possono sperimentare i propri mezzi espressivi e imparare a conoscere il corpo, la voce, la gestualità e la mimica. Accoglie tutti, bambini a partire dai 6 anni, ragazzi e adulti. 

ATELIER di ARTETERAPIA

L’Atelier di arti visive nasce con la volontà di lavorare sul benessere psicofisico degli utenti attraverso l’elaborazione di un percorso personale e individualizzato con i materiali dell’arte. E’ rivolto prevalentemente alla disabilità adulta (a partire dai 16 anni) ma accoglie un ventaglio di utenza che abbraccia diversi campi della fragilità. E’ condotto dall’Atelierista e Arteterapeuta Siria Bertorelli con la collaborazione di un educatore.

L’Atelier è strutturato per l’utenza fissa con incontri settimanali di due ore, e per un utenza più saltuaria il sabato con incontri di 3 ore la mattina e 3 ore al pomeriggio. Ogni incontro accoglie fino ad un massimo di 8 partecipanti.


LO SPAZIO dell’ATELIER: lo spazio dove si svolgono le attività è uno spazio esclusivo, riservato alla pratica espressiva, in modo che tutto quanto in esso contenuto possa restare lì dove è lasciato per essere ripreso alla seduta successiva, in modo che chi ci lavora possa disporre di spazi destinati a quell’uso e non ad altro. Le pareti e le postazioni personali portano traccia dei lavori precedenti, e danno il senso della storia personale del lavoro di tutti coloro che di lì sono passati.  E’ uno spazio di maggiore intimità rispetto alla vita comunitaria (CDD, CRD ecc…), ma anche di maggiore libertà, nel quale immagini, parole e persone coinvolte provano sufficiente sicurezza per relazionare, interagire, trovare vie di cambiamento e sentirsi cambiare, uno spazio in cui tutto si può dire e rappresentare, con la libertà (e le regole) dell’arte.

E’ uno spazio strutturato sul concetto dei 4 angoli, ovvero dove è possibile lavorare con materiali secchi, materiali umidi, scultura e new media; sono presenti mensole e pannelli su cui tenere in vista i materiali da usare, riviste di varia tipologia, e pannelli su cui si ritrovano i lavori più recenti da completare. Questo contribuisce alla socializzazione delle opere prodotte, suscitando interesse e commenti da parte degli altri partecipanti al gruppo, invogliando lo stesso autore ad un maggiore investimento sul proprio lavoro. Inoltre creano un’atmosfera quanto più possibile simile a quella di un normale atelier d’arte. I lavori prodotti dagli utenti sono conservati e catalogati in cartelle personali, in cui sono riposti i lavori terminati: è infatti la serie di lavori eseguiti che dà il senso di una progressione, di un cammino fatto, di un discorso che che si va abbozzando e poi perfezionando.


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